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Capitolo 5

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Capitolo 5
“Domanda e benessere”
in questo capitolo proseguiamo lo studio del processo decisionale dei consumatori
esaminando tre argomenti:
1. Scomposizione degli effetti di una variazione di prezzo.
2. Misurazione delle variazioni del benessere del consumatore mediante le
curve di domanda.
3. Offerta di lavoro e domanda di tempo libero.
1 Scomposizione degli effetti di una variazione di prezzo
Quando il prezzo di un bene aumenta:
ο‚· Il bene diventa più costoso rispetto a tutti gli altri beni. I consumatori tendono
a trasferire i propri acquisti del bene più costoso verso altri beni.
ο‚· Il potere d’acquisto dei consumatori diminuisce. Poiché non possono più
permettersi i panieri di consumo che avrebbero scelto se il prezzo non fosse
aumentato, i consumatori si sono impoveriti e devono adeguare i propri
acquisti di consegna.
1.1. Variazioni di prezzo compensate
Quando il prezzo di un bene varia, varia anche il benessere del consumatore.
Oscar:
𝑀 = 10€
Pane = 0,25 €/dl.
Zuppa = 0,50 €/dl.
𝑀 = 10€
ο‚· Paniere A {
𝑍 = 0,50€/𝑑𝑙.
Incremento del prezzo di zuppa di 0,50€/dl.
𝑀 = 10€
ο‚· Paniere B {
𝑍 = 1,0€/𝑑𝑙.
Incremento reddito di 5€
𝑀 = 15€
ο‚· Paniere C {
𝑍 = 1,0€/𝑑𝑙
C e A sorgono sulla stessa curva di indifferenza.
Def:” Una variazione di prezzo non compensata è costituita da una variazione di
prezzo non accompagnata da una variazione di reddito.”
Def:” Una variazione di prezzo compensata è costituita da una variazione di prezzo
accompagnata da una variazione di reddito, che, nel loro complesso, lasciano
invariato il bene del consumatore.”
1.2.
Effetto di sostituzione ed effetto di reddito
πΈπ‘“π‘“π‘’π‘‘π‘‘π‘œ 𝑑𝑖 π‘’π‘›π‘Ž π‘£π‘Žπ‘Ÿπ‘–π‘Žπ‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ 𝑑𝑖 π‘π‘Ÿπ‘’π‘§π‘§π‘œ π‘π‘œπ‘šπ‘π‘’π‘›π‘ π‘Žπ‘‘π‘Ž (1)
= πΈπ‘“π‘“π‘’π‘‘π‘‘π‘œ 𝑑𝑖 π‘’π‘›π‘Ž π‘£π‘Žπ‘Ÿπ‘–π‘Žπ‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ 𝑑𝑖 π‘π‘Ÿπ‘’π‘§π‘§π‘œ π‘›π‘œπ‘› π‘π‘œπ‘šπ‘π‘’π‘›π‘ π‘Žπ‘‘π‘Ž (2)
+ πΈπ‘“π‘“π‘’π‘‘π‘‘π‘œ 𝑑𝑒𝑙𝑙 ′ π‘Žπ‘”π‘”π‘–π‘’π‘›π‘‘π‘Žπ‘‘π‘’π‘™π‘™π‘Ž π‘π‘œπ‘šπ‘π‘’π‘›π‘ π‘Žπ‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’(3)
(1) spostamento dal paniere A al paniere C
(2) spostamento dal paniere A al paniere B
(3) spostamento dal paniere B al paniere C
πΈπ‘“π‘“π‘’π‘‘π‘‘π‘œ 𝑑𝑖 π‘’π‘›π‘Ž π‘£π‘Žπ‘Ÿπ‘–π‘Žπ‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ 𝑑𝑖 π‘π‘Ÿπ‘’π‘§π‘§π‘œ π‘›π‘œπ‘› π‘π‘œπ‘šπ‘π‘’π‘›π‘ π‘Žπ‘‘π‘Ž(2)
= πΈπ‘“π‘“π‘’π‘‘π‘‘π‘œ 𝑑𝑖 π‘’π‘›π‘Ž π‘£π‘Žπ‘Ÿπ‘–π‘Žπ‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ 𝑑𝑖 π‘π‘Ÿπ‘’π‘§π‘§π‘œ π‘π‘œπ‘šπ‘π‘’π‘›π‘ π‘Žπ‘‘π‘Ž(1)
+ πΈπ‘“π‘“π‘’π‘‘π‘‘π‘œ π‘‘π‘’π‘™π‘™π‘Ž π‘ π‘œπ‘ π‘‘π‘–π‘‘π‘’π‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ π‘‘π‘’π‘™π‘™π‘Ž π‘π‘œπ‘šπ‘π‘’π‘›π‘ π‘Žπ‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’
Def:” L’effetto di sostituzione di una variazione di prezzo è l’effetto esercitato sul
consumo da una variazione di prezzo compensata.”
Questo effetto implica sempre un movimento lungo la curva di indifferenza fino al
punto in cui la sua pendenza è uguale a quella della nuova retta di bilancio.
Def:” L’effetto di reddito di una variazione di prezzo è l’effetto esercitato sul
consumo della soppressione della compensazione dopo la creazione di una
variazione di prezzo compensata.”
L’effetto di reddito implica sempre uno spostamento in parallelo della retta di
bilancio:
ο‚· verso l’origine nel caso di un aumento del prezzo di un bene (potere
d’acquisto diminuisce)
ο‚· verso l’esterno nel caso di una riduzione del prezzo di un bene (potere
d’acquisto aumenta)
πΈπ‘“π‘“π‘’π‘‘π‘‘π‘œ 𝑑𝑖 π‘’π‘›π‘Ž π‘£π‘Žπ‘Ÿπ‘–π‘Žπ‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ 𝑑𝑖 π‘π‘Ÿπ‘’π‘§π‘§π‘œ π‘›π‘œπ‘› π‘π‘œπ‘šπ‘π‘’π‘›π‘ π‘Žπ‘‘π‘Ž
= πΈπ‘“π‘“π‘’π‘‘π‘‘π‘œ 𝑑𝑖 π‘ π‘œπ‘ π‘‘π‘–π‘‘π‘’π‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ π‘‘π‘’π‘™π‘™π‘Ž π‘£π‘Žπ‘Ÿπ‘–π‘Žπ‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ 𝑑𝑖 π‘π‘Ÿπ‘’π‘§π‘§π‘œ
+ πΈπ‘“π‘“π‘’π‘‘π‘‘π‘œ 𝑑𝑖 π‘Ÿπ‘’π‘‘π‘‘π‘–π‘‘π‘œ π‘‘π‘’π‘™π‘™π‘Ž π‘£π‘Žπ‘Ÿπ‘–π‘Žπ‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ 𝑑𝑖 π‘π‘Ÿπ‘’π‘§π‘§π‘œ
1.3.
Direzioni dell’effetto di sostituzione e dell’effetto di reddito
Un aumento del prezzo di un bene induce il consumatore ad acquistare una minore
quantità: egli sostituisce il bene, riducendone il consumo, quando questo diventa
più costoso.
Una diminuzione del prezzo di un bene induce il consumatore ad acquistare una
maggiore quantità: ne aumenta il consumo, quando esso diventa meno costoso.
L’effetto di sostituzione è negativo
Figura 5.3(a) la curva di indifferenza ha MRS decrescente. Con la retta di bilancio 𝐿1
il consumatore sceglie il paniere A. un aumento del prezzo della zuppa comporta la
nascita di una nuova retta di bilancio 𝐿2 dove il consumatore sceglie il paniere B. B
giace a nordovest di A. La Figura 5.3(b) esemplifica il concetto senza presupporre
che la curva di indifferenza abbia MRS decrescente.
La direzione dell’effetto del reddito dipende dal fatto che il bene in questione sia un
bene normale o un bene inferiore.
Per i beni normali:
ο‚· l’effetto di reddito è negativo per un aumento del prezzo.
ο‚· l’effetto di reddito è positivo per una diminuzione del prezzo.
L’effetto di reddito e l’effetto di sostituzione operano nello stesso verso.
Per i beni inferiori:
ο‚· l’effetto di reddito è positivo per un aumento del prezzo
ο‚· l’effetto di reddito è negativo per una diminuzione del prezzo
L’effetto di reddito e l’effetto di sostituzione operano in direzione opposta.
Direzione dell’effetto di reddito e dell’effetto di sostituzione
1. l’effetto di sostituzione è negativo: la quantità aumenta al diminuire del
prezzo e diminuisce all’aumentare del prezzo.
2. Se un bene è normale, l’effetto di reddito rafforza l’effetto di sostituzione: è
negativo per un aumento del prezzo ed è positivo per un a diminuzione del
prezzo.
3. Se un bene è inferiore, l’effetto di reddito è opposto all’effetto di
sostituzione: è positivo per un aumento del prezzo ed è negativo per una
diminuzione del prezzo.
1.4. Perché le curve di domanda in gene hanno pendenza negativa?
Le curve di domanda in genere hanno pendenza negativa. Questo principio è noto
come legge della domanda.
Def:” La legge della domanda stabilisce che le curve di domanda, in genere, hanno
pendenza negativa (sono inclinate verso il basso)”.
L’effetto di sostituzione ubbidisce sempre alla legge di domanda.
ο‚· Nel caso di un bene normale l’effetto di reddito rafforza l’effetto di
sostituzione e, pertanto, essi ubbidiscono sempre alla legge della domanda.
ο‚· Nel caso di un bene inferiore l’effetto di reddito spinge in direzione opposta
rispetto all’effetto di sostituzione. Se l’E.d.R. è grande, l’E.d.S. è piccolo e il
bene è un bene inferiore, la quantità acquistata potrebbe aumentare
all’aumentare del prezzo, violando la legge della domanda.
Caso estremo di bene inferiore
Un bene è detto bene di Giffen se la quantità acquistata aumenta all’aumentare del
prezzo.
|πΈπ‘Ÿ | > |𝐸𝑠 |
2 Misurazione delle variazioni del benessere del consumatore mediante le
curve di domanda.
2.1.
Rendita del consumatore
Gli economisti quando misurano il benessere di un consumatore ricorrono al
concetto di rendita (o surplus) del consumatore.
Def:” La rendita (o surplus) del consumatore corrisponde al beneficio netto che un
consumatore riceve dalla partecipazione al mercato per un particolare bene.”
π΅π‘’π‘›π‘’π‘“π‘–π‘π‘–π‘œ π‘›π‘’π‘‘π‘‘π‘œ = π΅π‘’π‘›π‘’π‘“π‘–π‘π‘–π‘œ π‘™π‘œπ‘Ÿπ‘‘π‘œ − π‘Žπ‘šπ‘šπ‘œπ‘›π‘‘π‘Žπ‘Ÿπ‘’ 𝑑𝑒𝑙 𝑏𝑒𝑛𝑒
Il beneficio netto totale del consumatore, è la rendita del consumatore
rappresentata dall’area compresa tra la curva di domanda e la retta orizzontale
tracciata in corrispondenza del prezzo del bene.
2.2.
Impiego della rendita del consumatore per misurare le variazioni di
benessere
Alcune politiche pubbliche creano o distruggono i mercati. Il concetto di rendita del
consumatore è applicabile poiché ci dice quanto valore economico viene distrutto e
quanto viene creato.
2.3.
Offerta di lavoro e domanda di tempo libero
Def:” L’offerta di lavoro designa la vendita del tempo e delle energie di un
consumatore a un datore di lavoro”.
Supponiamo che i consumatori considerino un male le ore di lavoro e un bene le ore
di tempo libero. Il prezzo di questo bene è il tasso salariale.
Esempio:
Supponiamo che Gianni si prende un anno di vacanza, non volendo lavorare lo zio gli
da una paghetta di 210 euro alla settimana (30 euro al giorno). Il proprietario del
negozio di alimentari gli ha offerto un lavoro retribuito 5 €/h.
sapendo che Gianni spende 10 h per dormire, mangiare e prendersi cura di sé; gli
restano 14h al giorno per il lavoro e il tempo libero.
2.3.1. Effetto dei salari sulle ore di lavoro
Una variazione del salario orario di Gianni influenza la sua retta di bilancio facendola
ruotare attorno al paniere A.
ο‚· Con un salario di 3 €/h, essa corrisponde a 𝐿1
ο‚· Con un salario di 7 €/h, essa corrisponde a 𝐿2
Un aumento del salario rende più ripida la sua retta di bilancio perché migliora i
termini a cui egli è in grado di convertire il proprio tempo in cibo.
Per i salari bassi, la sua curva di domanda ha pendenza negativa, mentre per i salari
alti ha pendenza positiva. La curva di domanda di tempo libero avrà pendenza
positiva se:
ο‚· il tempo libero è un bene normale
ο‚· l’effetto di reddito di una variazione del salario è rilevante
La curva di offerta di lavoro di Gianni è piegata all’indietro Figura 5.10(b): quando il
salario è superiore a 5 €, un aumento del salario aumenta la quantità di tempo
libero che egli domanda e diminuisce la quantità di lavoro che egli offre.
2.3.2. Effetto dei salari sulla partecipazione alla forza lavoro
Un aumento del tasso salariale deve aumentare la partecipazione alla forza lavoro, e
una diminuzione deve diminuirla.
3.1.
L’offerta di capitale
Def:” Il capitale fisico è costituito dalle risorse fisiche che rendono possibile le
produzioni, per esempio, i computer o gli stabilimenti.”
Come il lavoro, anche il capitale viene fornito al settore delle imprese delle famiglie;
l’individuo presta una parte del suo reddito all’azienda, la quale usa questo denaro
per acquistare materiali,
questo denaro prestato prende il nome di capitale finanziario.
Def:” il capitale finanziario è il denaro prestato alle aziende per acquistare o
affittare il capitale fisico”.
La teoria dell’offerta di capitale è la teoria del risparmio.
3.1.2. Il modello del ciclo vitale
L’analisi delle decisioni riguardanti il risparmio si basa sul modello del ciclo vitale.
Def:” Il modello del ciclo vitale, è un modello secondo il quale le decisioni individuali,
relative al consumo e al risparmio nel corso di un determinato anno, rappresentano
il risultato di un processo di pianificazione economica, che prende in considerazione
l’intera esistenza dell’individuo”.
Il modello del ciclo vitale presuppone che l’utilità ottenuta da un individuo nel corso
della sua esistenza dipenda da quanto egli riesce a consumare nei diversi periodi.
Il vincolo di bilancio intertemporale
1. Il punto A rappresenta il paniere delle dotazioni. Esso rappresenta la
combinazione di consumo presente e futuro che l’individuo ha a disposizione,
se non effettua scambi con il mercato; in un modello del ciclo vitale, il paniere
che l’individuo può consumare, se non risparmia né prende a prestito denaro.
In A il consumo presente e futuro è pari al reddito.
2. Il punto D. Se V. decide di risparmiare R e consumare (𝐼0 − 𝑅). Ciò che
risparmia decide di investirlo in un’attività che frutta a un tasso di rendimento
pari a 𝑖. In questo modo V. accresce il suo consumo futuro di
𝑅 + 𝑅𝑖 ⟹ 𝑅(1 + 𝑖)
3. Il punto F. Se V. decide di consumare beni di un valore superiore rispetto al
suo reddito presente 𝐼0 , ottenendo un prestito di B€ allo stesso tasso di
interesse 𝑖, V. accresce il suo consumo presente, se è in grado di ridurre il suo
consumo futuro di 𝐡 + 𝐡𝑖 ⇒ 𝐡(1 + 𝑖).
4. Il punto N. Se V. nel periodo presente decide di risparmiare tutto il suo
reddito, il consumo futuro sarà uguale a 𝐼0 + 𝐼0 ⟹ 𝐼0 (1 + 𝑖). Aggiungendo a
ciò il reddito che percepirà in futuro pari a 𝐼1 , il suo consumo futuro sarà pari
a 𝐼0 (1 + 𝑖) + 𝐼1 .
5. Il punto M. Questo punto indica l’ammontare massimo che V. può consumare
Μ‚ → rappresenta la comma che riceve al fronte
Μ‚ (𝐡)
nel presente, pari a 𝐼0 + 𝐡.
del suo reddito futuro 𝐼1 . Nel futuro V. sarà costretto a restituire
𝐡̂(π‘ π‘œπ‘šπ‘šπ‘Ž π‘Ÿπ‘–π‘π‘’π‘£π‘’π‘‘π‘Ž) + 𝐡̂𝑖 (π‘–π‘›π‘‘π‘’π‘Ÿπ‘’π‘ π‘ π‘’) → 𝐡̂ + 𝐡̂𝑖 ⇒ 𝐡̂(1 + 𝑖). Quindi
𝐼1
𝐡̂(1 + 𝑖) = 𝐼1 ⇒ 𝐡̂ = (1+𝑖)
. L’intercetta orizzontale quindi sarà uguale a
𝐼
1
𝐼0 + (1+𝑖)
⇒ valore attuale delle dotazioni: il livello massimo di consumo
corrente, che si può raggiungere date le entrate disponibili.
Ripetendo questo procedimento per diversi valori di S e B, si può determinare il
consumo futuro in corrispondenza di ciascun livello di consumo presente. Così
facendo si ricava il vincolo di bilancio intertemporale 𝐡1 , che passa attraverso il
paniere A e ha pendenza pari a −(1 + 𝑖).
|−(1 + 𝑖)| = π‘π‘œπ‘ π‘‘π‘œ − π‘œπ‘π‘π‘œπ‘Ÿπ‘‘π‘’π‘›π‘–π‘‘π‘Ž 𝑑𝑒𝑙 𝑏𝑒𝑛𝑒1 𝑛𝑒𝑖 π‘‘π‘’π‘Ÿπ‘šπ‘–π‘›π‘– 𝑑𝑒𝑙 𝑏𝑒𝑛𝑒2.
La mappa d’indifferenza intertemporale
Per stabilire quale punto di 𝐡1 verrà scelto, è necessario rappresentare le preferenze
di Vincenzo relative al consumo presente e al consumo futuro. Considerati 𝑐0 e 𝑐1
due insiemi di beni, 𝑀𝑅𝑆𝑐0𝑐1 è decrescente.
Le curve di indifferenza rappresentate in figura indicano che l’utilità è crescente.
Il 𝑀𝑅𝑆𝑐0𝑐1 indica in che misura l’individuo preferisce consumare in un periodo
piuttosto che nell’altro. Esso prende il nome di saggio marginale di preferenza
intertemporale. Convenzionalmente si suppone che gli individui tendano a preferire
il consumo nel periodo presente. La mappa di indifferenza in figura riflette questa
teoria.
Considero la curva di indifferenza π‘ˆ0 e il punto z appartenente alla curva e sulla
retta inclinata a 45°, passante per l’origine. In corrispondenza di z, 𝑐0 = 𝑐1 .
In prossimità del punto z, 𝑀𝑅𝑆𝑐0𝑐1 > 1 , ciò significa che quando i livelli di consumo
sono uguali, Vincenzo pretende più di 1€ di consumo futuro per rinunciare a 1 € di
consumo presente .
L’equilibrio nel modello del ciclo vitale
Il paniere di equilibrio è quello che consente di raggiungere il massimo livello di
utilità, tenuto conto del vincolo di bilancio.
V. massimizza la sua utilità in corrispondenza del punto 𝑒 𝑓 dove l’opposto della
pendenza della curva di indifferenza (saggio marginale di preferenza intertemporale)
è uguale a uno più il tasso di interesse (1 + 𝑖) (valore assoluto della pendenza del
vincolo di bilancio.
𝑓
𝑓
In 𝑒 𝑓 → (π‘π‘œπ‘›π‘ π‘’π‘šπ‘œ π‘π‘Ÿπ‘’π‘ π‘’π‘›π‘‘π‘’ (π‘π‘œ ); π‘π‘œπ‘›π‘ π‘’π‘šπ‘œ π‘“π‘’π‘‘π‘’π‘Ÿπ‘œ (𝑐1 )).
𝑓
V. risparmia (𝐼0 − 𝑐0 ).
S. la curva d’indifferenza più esterna è tangente al vincolo di bilancio nel punto 𝑐 𝑔 .
𝑔
𝑔
𝑐0 > 𝐼0 → 𝑆. π‘π‘Ÿπ‘’π‘›π‘‘π‘’ 𝑖𝑛 π‘π‘Ÿπ‘’π‘ π‘‘π‘–π‘‘π‘œ π‘‘π‘’π‘›π‘Žπ‘Ÿπ‘œ (𝑐0 − 𝐼0 )
Stef. Né risparmia né prende a prestito denaro; il paniere che gli assicura la massima
utilità coincide con il paniere delle dotazioni. → 𝑐0π‘Ž = 𝐼0
3.2. La statica comparata del modello del ciclo vitale
Il modello del ciclo vitale ci aiuta a comprendere gli effetti dei mutamenti della
situazione economica sulle decisioni dei risparmiatori.
Il risparmio e i tassi di interesse
Supponiamo un calo del tasso di interesse:
𝑖 → 𝑖𝑏 β‹― 𝑖 > 𝑖𝑏 ⟹ π‘π‘’π‘›π‘‘π‘’π‘›π‘§π‘Ž 𝐡1 > π‘π‘’π‘›π‘‘π‘’π‘›π‘§π‘Ž 𝐡2 ⟹ −(1 + 𝑖) > −(1 + 𝑖𝑏 )
𝐡2 ⟢ V. massima utilità 𝑒 𝑏 ⟢ (π‘π‘œπ‘›π‘ π‘’π‘šπ‘œ π‘π‘Ÿπ‘’π‘ π‘’π‘›π‘‘π‘’ (𝑐0𝑏 ); π‘π‘œπ‘›π‘ π‘’π‘šπ‘œ π‘“π‘’π‘‘π‘’π‘Ÿπ‘œ (𝑐1𝑏 ))
Effect:
𝑓
Riduzione di risparmio (𝐼0 − 𝑐0 ) ⟢ (𝐼0 − 𝑐0𝑏 ).
Giulio.
Il nuovo punto di equilibrio è 𝑒 β„Ž .
L’effetto del calo del tasso di interesse:
ο‚· (π‘π‘œπ‘›π‘ π‘’π‘šπ‘œ π‘π‘Ÿπ‘’π‘ π‘’π‘›π‘‘π‘’ (𝑐0β„Ž ); π‘π‘œπ‘›π‘ π‘’π‘šπ‘œ π‘“π‘’π‘‘π‘’π‘Ÿπ‘œ (𝑐1β„Ž ))
𝑓
ο‚· aumento risparmio (𝐼0 − 𝑐0 ) ⟢ (𝐼0 − 𝑐0β„Ž )
N.B. (A seconda delle preferenze individuali, un calo del tasso di interesse può
provocare un aumento o una diminuzione del risparmio.
Nel caso di un individuo che inizialmente è un risparmiatore, se il tasso d’interesse
diminuisce si verificano i seguenti effetti:
1. Effetto di sostituzione: il costo-opportunità del consumo presente diminuisce,
è necessario rinunciare a una quantità minore di consumo futuro per ogni
euro in più di consumo presente. Ciò tende a far aumentare il consumo
presente e a far diminuire il risparmio.
2. Effetto di reddito: essendo il consumo presente un bene normale, la
diminuzione del reddito tende a ridurre il consumo presente e a far
aumentare il risparmio.
Nel caso di un risparmiatore:
ο‚· 𝑖 ↓ ⟹ π‘‘π‘’π‘›π‘‘π‘’π‘›π‘§π‘Ž π‘Ž π‘Ÿπ‘–π‘ π‘π‘Žπ‘Ÿπ‘šπ‘–π‘Žπ‘Ÿπ‘’ 𝑑𝑖 𝑝𝑖ù
ο‚· 𝑖 ↑ ⟹ π‘‘π‘’π‘›π‘‘π‘’π‘›π‘§π‘Ž π‘Ž π‘Ÿπ‘–π‘ π‘π‘Žπ‘Ÿπ‘šπ‘–π‘Žπ‘Ÿπ‘’ 𝑑𝑖 π‘šπ‘’π‘›π‘œ
l’offerta di risparmio e tassi di interesse variano in direzioni opposte.
Nel caso di un mutuatario:
ο‚· effetto di sostituzione di un calo del tasso d’interesse determina un aumento
del consumo corrente (riduzione del risparmio).
ο‚· Effetto di reddito tende a far aumentare il consumo corrente.
Ex.
Marco prende a prestito 500.000€ a un tasso di interesse del 1,4 %. Essendo
quest’ultimo molto basso, marco dovrà restituire meno denaro.
Per una persona indebitata:
Effetto di sostituzione e l’effetto di reddito di un calo del tasso d’interesse agiscono
nella stessa direzione: entrambi tendono a ridurre il risparmio e ad accrescere il
debito.
il tasso di interesse
diminuisce
risparmiatore
l'effetto reddito fa
aumentare il risparmio
il risparmio può aumentare
o diminuire. 𝐸𝑅 e 𝐸𝑆
variano in direzioni
opposte.
l'effetto sostituzione fa
diminuire il risparmio
mutuatario
l'effetto reddito fa
diminuirre il risparmio
il risparmio diminuisce. 𝐸𝑅 e
𝐸𝑆 variano nella stessa
direzione.
l'effetto sostituzione fa
diminuire il risparmio
L’offerta di risparmio
Il passaggio successivo, dopo aver analizzato l’effetto di reddito e di sostituzione
delle variazioni dei tassi d’interesse mediante il nodello del ciclo vitale, è ricavare la
curva di offerta di risparmio.
Come fare:” Bisogna trovare la quantità di equilibrio di risparmio corrispondente a
ciascun tasso d’interesse e poi riportare queste informazioni in un grafico, indicando
la quantità di risparmio (asse X) e il tasso di interesse (asse Y).”
Def:” La curva di offerta di risparmio di mercato indica la quantità complessiva di
risparmio che tutti gli individui sono disposti a offrire in corrispondenza di ciascun
tasso di interesse. Essa la si ottiene sommando orizzontalmente le curve di offerta
individuali.”
Def:” La curva di offerta compensata si ricava osservando come varia il risparmio in
funzione del tasso di interesse, nell’ipotesi in cui l’individuo sia compensato con una
quantità di reddito sufficiente a farlo rimanere sulla curva d’indifferenza iniziale.”
3.3. La tassazione degli interessi
Nel corso degli anni Ottanta i governi di molti Paesi ridotto le aliquote delle imposte
sul reddito. All’epoca si accese un dibattito sulle conseguenze che avrebbe avuto la
minore pressione fiscale sul reddito da interesse. Alcuni ritenevano che la riduzione
delle aliquote d’imposta sugli interessi avrebbe determinato un consistente
aumento del risparmio; secondo altri, questo provvedimento non avrebbe avuto
conseguenze rilevanti.
La Figura 5.22 riporta il vincolo di bilancio di Vincenzo prima 𝐡1 e dopo
dell’introduzione dell’imposta sugli interessi.
Analisi a seguito dell’introduzione da parte dello Stato di un aliquota di imposta pari
al (𝑑 = 25%) sul reddito da interessi.
1. Vincenzo decide di risparmiare 1€, la persona a cui Vincenzo concede il
prestito gli pagherà un interesse pari a i. lo Stato preleva una cifra pari a
(0,25 × π‘–), lasciando a Vincenzo solo l’equivalente (0,75 × π‘–). Se V. risparmia
nel consumo presente 1€, il suo consumo futuro aumenterà di (1 + 0,75 × π‘–).
KEY FEATURE:
L’introduzione di un’aliquota di imposta pari a t sul reddito da interessi, porta il
soggetto che risparmia 1€ nel consumo presente ad accrescere il suo consumo
futuro di (1 + (1 − 𝑑) × π‘–).
2. Vincenzo decide di prendere a prestito 1€, spostandosi a destra del paniere
delle dotazioni a. In base alla legislazione fiscale vigente in molti Paesi, i
contribuenti non possono detrarre gli interessi passivi dal loro reddito
imponibile. Quindi, a destra del punto a, il costo-opportunità di 1€ aggiunto di
consumo presente rimane (1 + 𝑖)€ di consumo futuro [segmento an].
Quando gli interessi attivi sono tassati e quelli passivi non sono deducibili, il vincolo
di bilancio intertemporale è una line spezzata il cui punto angoloso coincide con il
paniere delle dotazioni.
paniere delle dotazioni a
SX.
DX.
pendenza del vincolo di
bilancio
pendenza del vincolo di
bilancio
− 1+ 1−𝑑 𝑖
− 1+𝑖
Conseguenze sul risparmio:
ο‚· Per chi aveva debiti prima dell’introduzione dell’imposta, il provvedimento
non ha alcuna conseguenza.
ο‚· Per chi era un risparmiatore prima dell’introduzione dell’imposta, la sua
combinazione ottimale di consumo presente e consumo futuro dovrà
cambiare, perché tutti i punti a sinistra del punto a, sono irraggiungibili.
La teoria economica indica che gli effetti della tassazione degli interessi sull’offerta
di risparmio sono incerti; il risultato finale cambia a seconda che l’individuo
considerato sia un mutuatario o un risparmiatore, e se è un risparmiatore, a
seconda che prevalga l’effetto reddito o l’effetto sostituzione.
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